Per Poesie

Immagini

La serie Per poesie nasce dalla visione di un corpus fotografico in continua evoluzione. Un grande organismo che si alimenta di frammenti di realtà. Una sorta di serbatoio di immagini da “lasciar decantare”, in attesa di una futura collocazione nella creazione di un nuovo racconto o nell’ampliamento di uno vecchio.
Per poesie rientra nell’ottica di un artista che non ha mai ceduto alla lusinga della definizione e dei suoi compartimenti stagni, e per questo vede la Fotografia come un flusso continuo, che può rivelarsi in questa o quella serie, ma pur sempre facendo riferimento a un’Unità. In fondo Giacomelli ha scattato sempre un’unica foto in migliaia di variazioni: quella che annulla la distanza tra passato e presente, per inseguire l’inafferrabile, mostrare l’invisibile, raccontare l’inenarrabile. 

È una serie quasi interamente inedita. Nel 2006 l’artista e amico Enzo Cucchi seleziona centinaia di foto da questa serie, per il libro/mostra Mario Giacomelli. Cose mai viste, Photology, Milano. Nella pubblicazione non include nessun testo e nessuna didascalia, per sottolineare il flusso creativo di Giacomelli che lega saldamente ogni immagine all’altra come un unico lunghissimo racconto. Come flash di un’intera vita, ricordi, accadimenti, visioni, paure e desideri, come un sogno ad occhi aperti, quando la parola ancora non è subentrata a ordinare tutto.