Felicità raggiunta, si cammina

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Felicità raggiunta, si cammina è una serie iniziata nell’anno in cui muore la madre dell’artista, ispirata all’omonima poesia di Eugenio Montale.
“La poesia di Montale parla di una felicità appesa a un filo, che dunque può facilmente spezzarsi e un giorno o l’altro prenderà il volo, per lasciare al suo posto il disinganno. Giacomelli osserva che già la divisione in versi vuol esser ingannevole: “si cammina”, appartiene infatti alla seconda riga, che smentisce la prima: la felicità che inizialmente sembrava raggiunta, la felicità così difficile da mantenere, si tramuta in un camminare verso l’incertezza del domani.”
(in G. Celant, Mario Giacomelli, Ed. Photology-Logos 2001).