Bando

Immagini

Bando è una serie composta nel 1997/99 con foto dal ’95 al ’98. 

Giacomelli pensa a questa serie come a una sequenza che avanza per gruppi di 4 fotografie disposte in modo che lo spazio che le separa formi una croce come simbolo di rinascita, di incontro tra la vita e la morte, quest’ultima condizione per la vita, come lo è la siepe per l’infinito del Leopardi. 
Le imponenti figure dinamiche e indecifrabili, incontenibili e insistenti, della serie Bando, ispirata all’omonima poesia di Sergio Corazzini, sono parole buttate là, amaramente messe al bando, parole ineffabili con cui parlare di una realtà indicibile.

Per Giacomelli il processo di costruzione dell’immagine prima dello scatto è un processo molto lungo, che richiede ore di preparazione, continui e minimi aggiustamenti del materiale (oggetti trovati sul posto, detriti di fabbricati demoliti) da inserire nello spazio da fotografare. 
Movimenti rituali quelli di Giacomelli, per connettersi alla sua interiorità e metterla in comunicazione con il reale. In questo lungo momento il fotografo è in tensione, alta la concentrazione, trattiene il respiro prima dello scatto, e poi ecco che arriva il flash a inondare tutto, e il bianco che mangia ridurrà all’essenziale la realtà.

L’artista aveva letto Corazzini in gioventù, ma solo nella maturità, la poesia Bando prende la forma di una serie fotografica.