L’infinito

Immagini

Questa serie è ispirata all’omonima lirica di Giacomo Leopardi, e nasce dall’incontro con le teorie del fotoracconto e del montaggio per immagini di Luigi Crocenzi.

“Il fotografo si concentrò su quello che è il nucleo fondamentale da cui scaturisce la celebre lirica leopardiana, ovvero “l’immergersi dell’‘io’ nella sensazione dell’infinito, creata dal rapporto con un luogo preciso e definito” (il colle di Recanati e la siepe che, proprio nel momento in cui impedisce allo sguardo di contemplare l’orizzonte, consente all’immaginazione di muoversi in un’immensità spaziale e temporale senza limiti). Tale rapporto è continuamente espresso, lungo la sequenza fotografica, dall’alternanza tra granitiche superfici contro cui va a urtare lo sguardo (muri e pavimenti in pietra, strade asfaltate) e immagini più astratte e indefinite (spesso caratterizzate da effetti di mosso o da doppie esposizioni) che lasciano spazio a una lettura soggettiva, non immediata e univoca”.
(M. Andreani in Mario Giacomelli. Giacomo Leopardi, L’infinito, A Silvia, Silvana Editoriale 2019)