Motivo suggerito dal taglio dell’albero

Immagini

I soggetti di questa serie del 1966 sono tronchi sezionati dal taglio di una motosega. Ripresi, con le loro venature e i loro segni, frontalmente in primo piano, sotto lo sguardo visionario del fotografo prendono sembianze di corpi e volti umani, grembi e seni femminili, maternità, a sottolineare la rinascita e la mutazione messe in atto dalla fotografia; oppure si fanno paesaggi. Le incanalature del legno sono ormai carne, rughe, terra.

“Metamorfosi della materia, quella di un Giacomelli in competizione con il tempo, per ergersi a creatore incontrastato di mutamenti, nello sforzo di ricostruire il mondo come un tutto indiviso, un luogo immaginario che raccolga le cose senza definirle e quindi senza dividerle, senza creare distanze, eliminando persino la distanza più grande, quella tra la vita e la morte, per esorcizzare quest’ultima”.
(In K. Biondi, Mario Giacomelli. Sotto la pelle del reale, 24 Ore Cultura 2011 / Mario Giacomelli. Under the skin of reality, Schilt Publishing 2015).

“Sono andato in questi posti cercando di trovare delle cose astratte e invece una prima immagine mi ha fatto pensare: ecco il volto che doveva avere il contadino, il contadino che mentre lo fotografavo non aveva l’espressione che volevo, invece nel legno non solo c’era l’espressione che volevo, ma anche la terra che avevo fotografato e la materia, le rughe, un condensato di tutto quello che volevo dai contadini”.
(In G. Celant, Mario Giacomelli, Photology – Logos 2001)